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Elementi di universalità del taoismo

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di Samuele "Sam" Sequi, spunti: Lawrence M.F. Sudbury Nella dicotomia tra “luminoso” e “oscuro” è impossibile non pensare al Mazdismo e al Manicheismo, la religione iranica prevalente tra III e VII secolo che tanta influenza ebbe sullo Gnosticismo. La teologia manichea insegna, infatti, una visione dualistica del bene e del male, con una divinità “di luce” (Ahura Mazda, poi Dio) a cui si contrappone una divinità malvagia (Ahriman, poi Satana). L’umanità, il mondo e l’anima sono visti come il sottoprodotto della battaglia tra i due. Così l’uomo diventa una sorta di campo di battaglia, dal momento che l’anima definisce la persona ma è sotto l’influenza di luce e buio. Una visione per molti versi similare si risconta anche nel taoismo: i due obiettivi principali del taoismo sono il raggiungimento dell’equilibrio e l’esistere in armonia con la natura (e con tutti gli esseri viventi).  Il taoismo concettualizza la realtà ultima come energia primordiale, che si esprime i

La scelta della Via

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di Samuele "Sam" Sequi Tao è una parola cinese intraducibile in altre lingue con la dovuta precisione. Sia perché il cinese opera per pittogrammi, concetti intrinsecamente intraducibili in termini occidentali senza che molte delle sfumature ad essi sottese vadano perse, sia perché il concetto stesso di Tao (che alcuni potrebbero assimilare a Dio) è mutevole e privo di forma definita. Il pittogramma "tao": via, strada Generalmente viene preferito il termine «via», che ne è la traduzione letterale. La questione di se e come tradurre il termine Tao è, d’altra parte, secondaria, perché «tao» non è il vero nome di ciò di cui parla Lao Tzu: «Io non conosco il suo nome, ma la chiamo con l’appellativo “via”» ( cap. 25 ). (spunto: "Il Taoismo", Aldo Tagliaferri, NewtonCompton) Da qui, il primo passo dell'essere taoisti: scegliere la propria Via, ovvero scegliere inconsapevolmente la propria personale strada che ci porti a consapevolizzare d

Il taoismo, questo sconosciuto

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di Samuele "Sam" Sequi, spunti: You Might Be a Taoist, The Rambling Taoist, Wikipedia Basato sulle cinquemila parole del libro Tao Te Ching, il Taoismo filosofico è in realtà un contenitore, non il contenuto. Requisiti di ingresso, una comunità formalmente strutturata, credi, dogmi, precetti, sono riservati al Taoismo religioso e non sono necessari per riconoscersi nel taoismo inteso come filosofia di vita. Il simbolo del Tao L'unico requisito per chi si definisce taoista (d'ora in poi utilizzerò la iniziale t minuscola per intendere il taoismo filosofico) è scegliere di prendere spunto da certe metafore ed immagini derivate dal libro Tao Te Ching, scritto da Lao Tzu, personaggio le cui collocazioni storiche e anagrafiche sono largamente dibattute. (la tesi più plausibile è che Lao Tzu si chiamasse Er Dan Boyang e sia vissuto durante il periodo della dinastia Chou [1027 - 481 a.C.]). Il nome di Lao Tzu può essere tradotto non solo con «il vecchio mae

Test: sei un taoista inconsapevole?

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di Samuele "Sam" Sequi, spunti: vari Se ti piace la definizione "spirituale ma non religioso"... probabilmente sei un taoista inconsapevole. Se pensi che sia possibile vivere in modo etico anche senza precetti religiosi... probabilmente sei un taoista inconsapevole. Se pensi che la gente dovrebbe preoccuparsi  meno del significato della vita e più di viverla... probabilmente sei un taoista inconsapevole. Se percepisci te stesso semplicemente come una componente del sistema naturale delle cose, al pari di un cane, o una pianta, o un fiume... probabilmente sei un taoista inconsapevole. Se pensi che la fine della tua vita sia semplicemente un passaggio da una condizione energetica ad un'altra, nella consapevolezza che non sei mai stato separato dall'universo e quindi non c'è nessun "posto dove tornare"... probabilmente sei un taoista inconsapevole. Se non credi che esista un Dio che ascolta le preghiere di tutti ed esaudis