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Da una conferenza sui Maya (forse anche qui c'entra un poco il taoismo?): - Non è vero che non conoscessero la ruota, la conoscevano (il loro calendario si calcola con due ruote concentriche) ma non la utilizzavano per scelta; perchè se andare da un capo all'altro della città a piedi richiedeva 3 ore, quello è il tempo spontaneo ed armonioso della Natura ed andarci con un carro a ruote in 20 minuti avrebbe rappresentato una disarmonia. - "Quando arrivarono i conquistatori di Cortez", scrivono i Maya nei loro testi, "noi avevamo la terra, e loro sono arrivati con la Bibbia. Ci hanno dato la Bibbia, e si sono presi la terra". - Se si chiede ai Maya odierni (sì, ce ne sono ancora) "cosa ne pensi di questo" non capiscono la domanda e rispondono "noi non pensiamo: noi sentiamo, percepiamo". Da qui l'antinomia che ho creato: fra chi ha la terra (e sente, percepisce, non usa la ruota per scelta) e chi ha la Bibbia - e la ruota - e ragiona co

L'ideogramma Tao (o meglio, Dao)

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 di Samuele "Sam" Sequi 道 Dào - la Via Esso ha vari significati: via, strada, sentiero, dire, supporre, ragione, principio, dottrina, metodo. Nella interpretazione originale l' ideogramma è formato da due componenti:  首 shǒu, testa, e 辶 chuò, camminare. 首 shǒu (testa) si scompone a sua volta in: 目 mù (occhio),  e sulla sommità 丷  (capelli raccolti in due chignon, come era uso fare anticamente dalle persone di un certo rango). Il capo, gli occhi, sono la parte del nostro corpo che ci rendono unici e riconoscibili. La faccia inoltre è legata alla nostra autoidentificazione, alla coscienza di sé. 辶 chuò, camminare, raffigura un piede che lascia orme. Quindi 道 dào indica, da un punto di vista antropologico, una persona di un certo rango che ha piena consapevolezza di sé (infatti mostra il suo volto) e cammina speditamente sulla strada che ha scelto, lasciando delle tracce per coloro che intendono seguire lo stesso sentiero. Un' ulteriore interpretazione vede shǒu e c

Il Tao, l'Uomo e la Donna

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di Francesco Scatigno, Samuele "Sam" Sequi Il Tao è un sentiero, una via, il principio di cui è intriso l’universo e l’origine di ogni forma di vita. I taoisti affermano che il Tao è indescrivibile a parole, solo il saggio può riconoscerne il senso e ricongiungersi ad esso tramite la meditazione. I due principi fondamentali originati dal Tao sono lo Yin e lo Yang: due principi di polarità opposta che diedero vita a tutte le cose, la notte e il giorno, la luna e il sole, la donna e l’uomo, l’acqua e il fuoco. Il taoista deve agire in accordo con il Tao, deve quindi agire in modo armonioso con la natura, non per interessi personali, senza premeditazione. Secondo il taoismo l’uomo e la donna rappresenterebbero la divisione del Tao in due principi: Yin (femminile) e Yang (maschile). L’unione tra l’uomo e la donna sarebbe quindi un ritorno al principio primo. La sessualità in Oriente è un tema portante delle grandi correnti filosofiche. Ne trattano senza pregiudizio, disprezzo e p

Le basi (2) - cosmogonia

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 fonte: corsodireligione.it Le cose del mondo sono nate dall'essere e l'essere è nato dal nonessere (Laozi c. 40) Tre grandi parole: onnicomprensività, universalità, totalità. Nomi diversi per indicare una unica realtà. (Chuang-Tzu) Il Tao genera l’Uno, l’Uno il Due, il Due il Tre e il Tre genera i diecimila esseri. I diecimila esseri portano sulle loro spalle Yin e sulle loro braccia Yang, e il "vapore del vuoto" rimane armonizzato. (I-King 2,41) Secondo la cosmogonia del Tao Te King: - “prima del Principio” era il vuoto-mistero, chiamato Hu-Huan . - “In Principio” cioè prima-del-cielo , c'era la sola Essenza del Principio, che ancora non può essere nè percepito dall'uomo, nè di conseguenza nominato, chiamata Sien T'ien , "prima del Cielo". Esso possiede due Principi potenziali, immanenti ma ancora non nominabili: Yin (la potenzalità di concentrazione, riposo) e Yang (la potenzialità di espansione, prolungamento in uno stato - seppure ancora p

Le basi (1) - il Tao

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fonte: corsodireligione.it L’uomo della Cina antica era immerso in una Natura immensa e rivelatrice di forze grandiose, ora favorevoli, ora avverse. L’universo gli appariva come un mutamento continuo dovuto alla lotta tra grandi forze, un mutamento ove ora appariva prevalere una forza ora quella opposta (giorno/notte, luce/ombra, freddo/caldo, piovoso/siccitoso etc.). Un continuo mutamento che però sapeva raggiungere sempre un punto di equilibrio . Il Genio del Monte Zhong si chiama Zhu Yin Oscurità Fiammeggiante. Quando apre gli occhi, viene il giorno. Quando li chiude, viene la notte. Quando espira viene l'inverno. Quando inspira, viene l'estate. L'altro Genio è Zhu Long. (Shan Hai Jing. Cap. 8° - Trad. R. Mathieu) Partendo dal comportamento della natura, caratterizzato: - dall'apparente non-agire, lo scorrere degli eventi, - da un procedere continuo di mutamenti ed equilibri, Lao Tzi concentrò la riflessione sulla natura di questo procedere naturale delle cose sia a

Principi fondamentali del Taoismo

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fonte: daoitaly.org I principi fondamentali che animano la visione del mondo di ogni  Taoista sono cinque: Unità, Armonia, Mutamento, Spontaneità e Non-interferenza , seguiti, questi ultimi, dai rispettivi corollari Non-Conformismo e A ciascuno la sua Via . 1. Unità – Tàiyī 太 La visione del mondo Taoista è olistica. Quella occidentale, invece, si fonda sui contrari e sulla contrapposizione, pur partendo entrambe dalle stesse posizioni. Nel cap. 42 del DaoDeJing è scritto che tutto l’esistente proviene dal Tao, che ogni cosa, essere ed evento è intriso del suo Carisma. Le diversificazioni apparenti sono, dunque, tutte manifestazioni del Tao. Nessuna di esse va accettata né rifiutata. Noi, purtroppo, le valutiamo da un punto di vista cognitivo, ne diamo un valore ed un senso, talvolta palesemente strumentale. In effetti, la nostra conoscenza della realtà avviene tramite comparazioni di opposti. Ben lo sapevano anche gli antichi maestri cinesi, i quali svilupparono il m

Nemici, cuochi e qubit

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di Samuele "Sam" Sequi Una delle affermazioni del Taoismo probabilmente più lontane dalla immediata comprensione, per noi occidentali, è l' irrilevanza del principio di causa-effetto. Siamo culturalmente educati a considerare che ogni evento sia la conseguenza di una precedente azione, sia nelle piccole cose che nei più grandi temi: sposto una penna fuori dal tavolo, la penna cade. Azione, conseguenza. Lancio un missile su Pyongyang, Kim cancella Busan. Azione, conseguenza. Tradisco mia moglie (e lei mi scopre), lei mi lascia o me la fa pagare cara. Azione, conseguenza. Benché il Taoismo ovviamente non contesti il principio di azione-conseguenza nella materialità della vita, sostiene che "a livello energetico" - cioè riguardo le nostre relazioni con il mondo che ci circonda, o meglio di cui facciamo parte - quello che veramente conta non sia il "prima e dopo" ma "ciò che sta accadendo nello stesso momento in luoghi diversi". Te

Dottrina del Taoismo

(fonte: travelgeo.org) Il Taoismo è spesso descritto in correlazione al Confucianesimo. Entrambe le correnti rappresentano il grande patrimonio culturale cinese, che è molto più importante di ciò che le differenzia, sono dunque più complementari che antagoniste. I letterati cinesi le hanno spesso descritte come due mezzi differenti per giungere al medesimo obiettivo: la saggezza. Ciascuno è efficace nel suo dominio, e si può essere, come definito da molti maestri: confuciani di giorno e taoisti di notte. Complessivamente si può dire che la dottrina taoista si basi sui seguenti precetti: Il Tao ha provocato la creazione dell’universo, dando origine ai due principi cosmici Yin e Yang, la natura dualistica di tutte le manifestazioni del Tao stesso. La dualità, l’opposizione e combinazione di questi due principi base è riscontrabile in ogni elemento della natura: maschio e femmina, luce e oscurità, attività e passività, movimento e staticità. Il mutare delle cose è un continuo com

L'amore over 40: "chi cacchio è?" (Sì, anche qui c'entra il Taoismo)

di Samuele "Sam" Sequi Ci sono persone che si incontrano a 15 anni e rimangono insieme tutta la vita. Sì, è vero, esistono. Non sono una chimera disneyana, ne conosco almeno tre. Non trecento, ma tre sì. Come sia o come sia stata la loro vita sentimentale, non è dato sapere. Sono faccende loro, private, intime, ed anche questo contribuisce all'essenza stessa della loro durata: risolvere i problemi, piccoli o grandi che siano, da soli o con l’aiuto di altri, ma sempre all'interno del nucleo che hanno costruito. Adattarsi ai cambiamenti reciproci, a volte coltivando il sentimento ed a volte - diciamolo - anche no: alcuni vanno avanti per inerzia, per comodità, per opportunità. Altri perché attribuiscono un valore intrinseco alla loro storia, anche maggiore di quello del sentimento in sè, altri riescono a tenere viva la fiamma trasformandola e rinnovandola - questi sì, sono un po' disneyani. Ma quelli che conosco e che proclamano di volersi impegnare a costruir

Pillole taoiste

(Fonti varie) Controindicazioni: nessuna. Possibili effetti collaterali "illuminanti". Pillole taoiste, per conoscere e apprezzare le storie di Lieh Tzu * Un uomo, che aveva perduto la scure, sospettò del figlio del vicino. Il ragazzo camminava come un ladro, aveva tutto l’aspetto di un ladro e parlava alla maniera dei ladri. Ma l’uomo ritrovò la sua scure mentre vangava nella valle, e la prima volta che rivide il figlio del suo vicino, il ragazzo camminava,appariva e parlava come un qualsiasi altro ragazzo. * Il sapiente Lieh Tzu era povero e appariva denutrito in modo impressionante. Qualcuno ne parlò al primo ministro Cheng Tzu-yang: “Lieh Tzu è un sapiente, ed è famoso. Se egli vive in miseria nello stato di Sua Signoria, non si crederà che Sua Signoria è ostile ai sapienti?” Tzu-yang, senza perder tempo, mandò da Lieh Tzu un funzionario con una provvista di cibi. Lieh Tzu venne sulla soglia a ricevere il messaggero del ministro